Gerhard Zucker, il genio deflagrante

>> domenica 28 dicembre 2008

L’Ingegner Gerhard Zucker nacque nel 1900 a Hasselfelde in Germania. Le prime notizie che si hanno di lui è che produceva burro e formaggi nella sua terra natia.



Folgorato sulla via della polvere pirica, nel 1931 iniziò ad effettuare diversi esperimenti nei villaggi della regione con dei razzi di sua progettazione destinati, nella sua idea, a trasportare corrispondenza.



Allontanato dalle autorità locali, durante il 1933 iniziò a girare la Germania per presentare il suo stupefacente “razzo operativo riutilizzabile di 5 metri di lunghezza, 360 chilogranmmi di peso, in grado di volare per 400 chilometri ad un’altitudine di 1000 metri e ad una velocità di 1 chilometro al secondo e capace di ritornare al punto di partenza dopo aver rilasciato un carico o aver effettuato fotografie ricognitive”.



Zucker organizzò un’esposizione dimostrativa a Cuxhaven sulla costa settentrionale della Germania nell’aprile del 1933. Una folla di personalità e di curiosi si riunì per assistere all’imperdibile evento: dopo aver percorso circa 15 metri oscillando nell’aria, il razzo si schiantò inesorabilmente al suolo.



Zucker non si scoraggiò per così poco e riprese il tour attraverso la Germania organizzando nuove dimostrazioni e vendendo speciali fascette ed annulli per la sua “posta espresso via razzo”. Le lettere spedite con quel mezzo dovevano obbligatoriamente essere munite della fascetta e dell’annullo ufficiale, pagando ovviamente un sovrapprezzo.






Nell’inverno tra il 1933 e il 1934 le straordinarie potenzialità del razzo furono mostrate alle gerarchie militari naziste, che pare non rimasero particolarmente impressionate.



Nel corso del 1934 allora il pirotecnico Ingegnere prese a girare l’Europa per piazzare il suo prodotto.



L’ Olanda, il Belgio, la Svizzera furono teatro delle sue mirabolanti imprese ed anche l’Italia non volle sottrarsi.



A quell’epoca in Italia c’erano già più di novanta capoluoghi di provincia ed ottomila comuni, ma dove organizzò i suoi esperimenti l’esplosivo Ingegnere? Ma naturalmente a Trieste.



Zucker fece preparare speciali fascette triangolari per commemorare l’evento. Per il trasporto via “razzo espresso ” veniva richiesta una piccola sovrattassa di 5 e 7,70 lire segnalata nell’apposita fascetta, quando la normale affrancatura era di 10 centesimi (25 per l’estero)!






L’esperimento si svolse il 31 ottobre del 1934 e non si sa per quale imprevedibile intervento soprannaturale fu coronato da successo.



Il razzo venne lanciato pare da Zaule ed atterrò a Trieste , un viaggio di pochi chilometri, dopodichè la posta venne inoltrata con mezzi convenzionali. Tutte le 1600 lettere arrivarono a destino .





Ci sarebbe da chiedersi chi furono quei 1600 temerari triestini che affidarono le loro missive al detonante Ingegnere ed alla sua macchina volante. Si possono capire i filatelici che inviarono la lettera a loro stessi attendendosi un aumento di valore di quelle buste “affrancate e viaggiate” in quel modo tanto singolare, ma gli altri? Bah, ognuno dia la risposta che crede…



Nel 1934 l’infiammabile Zucker si spostò in Gran Bretagna dove in maggio espose il suo razzo alla London Air Post Exhibition. Il fotografo Robert Hartman e la filatelica Signora Dombrowski fiutarono l’affare ed idearono il modo per ottenere migliaia di sterline dalla vendita della corrispondenza trasportata dal razzo di Zucker.



Zucker obiettò che vi sarebbero stati problemi a replicare i brillanti esperimenti effettuati in Germania perché i Nazisti avevano vietato il trasporto al di fuori dei confini della Germania del propellente speciale indispensabile all’azionamento del razzo e perché la rampa di lancio aveva necessità di un olio lubrificante tedesco dalla formulazione segretissima. La Signora Dombrowski si dichiarò addirittura disposta a recarsi in Germania per procurarsi tutto ciò che fosse indispensabile per la realizzazione del progetto facendogli superare il confine nascosto all’interno delle sue cappelliere.



Davanti a cotanta tenacia ed abnegazione, con brillante improvvisazione Zucker riuscì a costruire un modello più piccolo del suo razzo usando materiali sostitutivi (incluso del burro come lubrificante).



Il 6 giugno del 1934, di primo mattino, Zucker, la signora Dombrowski, un giornalista ed un fotografo del London Daily Express, un editore di una rivista filatelica ed Hartman si riunirono su una collina del Sussex. Dopo un primo lancio senza carico coronato da successo, vennero effettuati due lanci con i razzi carichi di corrispondenza. Gli osservatori videro i razzi sollevarsi nel cielo fino ad una altezza di 800 metri.



Il giorno dopo il London Daily Express diede la notizia del lancio del “Primo razzo postale britannico” prevedendo che di lì a poco sarebbe stato inaugurato un servizio postale regolare via razzo espresso tra Dover e Calais.




Il passo successivo era quello di cercare di impressionare i dirigenti della Royal Mail sulle potenzialità della posta a mezzo razzo espresso.



Zucker annunciò un volo dimostrativo di 1600 metri tra la città di Harris e l’isola di Scarp. Il razzo impiegato aveva una lunghezza di poco più di 1 metro ed un diametro di 18 centimetri ed era dotato di un propulsore di 55 centimetri di lunghezza per 6 centimetri di diametro. La parte restante venne imbottita di 1200 lettere pre-affrancate e altamente redditizie . I funzionari governativi il 31 luglio del 1934 poterono osservare il razzo sollevarsi in aria ed esplodere seminando lettere in fiamme sulla spiaggia sottostante. Zucker sostenne che le cause dovevano ricercarsi probabilmente in un cattivo assemblaggio delle cartucce del propellente. Tuttavia le buste sbruciacchiate che vennero recuperate ottennero un buon successo tra i collezionisti.



Gli Inglesi accusarono Zucker di essere una “minaccia per il Servizio Postale Nazionale e per la sicurezza del Paese” e lo rispedirono in Germania, non si sa se trascinato per le orecchie o inoltrato con uno dei suoi mirabolanti razzi postali.



Appena rientrato in Patria, Zucker fu arrestato pare per sospetto collaborazionismo con gli Inglesi, ma poiché l’arresto venne commutato in un ricovero coatto presso una casa di cura a patto che la smettesse coi suoi esperimenti, si sospetta che le motivazioni fossero altre.



Alla fine della seconda guerra mondiale, spostatosi a pochi chilometri di distanza dalla sua città natale, iniziò l’attività di vendita di mobili e contemporaneamente riprese i suoi esperimenti sui razzi. Uno studente rimase ucciso a Braunlage nel 1964 nel corso di uno di questi esperimenti cosa che portò il governo tedesco a bandire lanci di razzi non militari oltre i 100 metri di altezza su tutto il territorio nazionale. Ciò nonostante, nel corso degli anni 1970, Zucker riprese di nascosto i lanci di corrispondenza via razzo espresso.



Zucker morì nella sua casa nel 1985. La sua anima si sollevò con un razzo espresso e sparì in un bagliore accecante: non è dato modo di sapere se l’anima arrivò a destino.

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