La Casa delle Bisse

>> giovedì 11 settembre 2008





Costruita in via San Lazzaro nel 1771 dall'architetto Bobolini la "casa delle Bisse" non ha solo una particolarità, ma addirittura quattro! La prima è impossibile non vederla! Sopra il portone d'ingresso un gruppo scultoreo: una biscia (la bissa) si scaglia a predare un pomo, ma tre aquile stanno si stanno scagliando contro di lei dall'alto. Le tre aquile sono la Russia, la Prussia e l'Austria che, unite nella Santa Alleanza, stanno combattendo Napoleone Buonaparte (la bissa) lanciato alla conquista del mondo (il pomo).



Altra particolarità ben visibile è rappresentata dall'abbaino centrale, ornato da inusitate tendine in gesso.



La terza stramberia dell'edificio è visibile solo entrando nel portone: una palla di cannone è incastrata in una parete e sotto una targa: "Hoc me ornamento galli affecerunt MDCCCIX". Di facile comprensione, lo scritto non trova però riscontro nella storia triestina: nel 1809 non vi fu nessun evento di guerra che possa giustificare un bombardamento del centro della città!



Ultima delle quattro stranezze (ma non certo la meno strana), l'altra targa posta nel portone, questa invece ben fondata nella realtà dei fatti: "Aedes anno MDCCLXXI ob aque inopiam aceto absoluta". ... La casa è stata costruita utilizzando, nella preparazione delle malte, aceto e non acqua a causa di una grave siccità che, in quell'anno, colpì la zona.
















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